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Il mio poster preferito della prima stagione. |
Anche se oramai abbiamo abbondantemente superato la metà di gennaio... Buon 2019 lettori e passeggeri della nave del vostro Ammiraglio! Dodici mesi fa proprio in questi giorni il blog esordiva con la recensione di Devilman Crybaby, ed anche questa nuova annata si merita una partenza col botto. Vi parlerò infatti di una delle opere di animazione giapponese più particolari, fuori dai canoni e innovative degli ultimi anni, una serie di estrema nicchia anche fra gli appassionati, che è diventata in breve tempo una delle mie preferite di sempre e che si candida senza se e senza ma fra le migliori del decennio. Il suo nome è semplice, potente ed immediato: Thunderbolt Fantasy. E visto che sicuramente avete già dato un'occhiata alle immagini/gif/video presenti in questa pagina, meglio rivelarlo subito: è animata con le marionette!
Vorrei parlarvi subito di tutte le ragioni che rendono questa serie un'assoluta figata, ma ahimè le classiche informazioni di rito sono in questo caso più che mai necessarie. Thunderbolt Fantasy nasce nel 2016 come collaborazione fra le aziende giapponesi Nitroplus e Good Smile Company e la taiwanese Pili International Multimedia, specializzata nella produzione di opere animate con marionette tradizionali (vi basti pensare che il suo show di punta va avanti ininterrotto in patria dal 1985). Come se questo bizzarro e memorabile incontro non bastasse, il creatore e sceneggiatore della serie è un nome molto noto nel fandom anime, Gen Urobuchi, e dulcis in fundo il compositore della colonna sonora è Hiroyuki Sawano, fra i più rinomati del settore e che tutti conoscono per l'OST dell'anime de L'Attacco dei Giganti. Attualmente Thunderbolt Fantasy consta di una serie televisiva con due stagioni di 13 episodi ciascuna (con una terza annunciata), un film, due manga e una light novel, ed è sui primi due che mi focalizzerò in questa recensione. A quanto mi risulta, nessuna di queste opere è licenziata per il nostro mercato o disponibile con sottotitoli in italiano. Se masticate almeno l'inglese, potete trovare le due stagioni della serie TV ed il film sul sito di streaming Crunchyroll sottotitolati in tale lingua.
Chi è Gen Urobuchi? Per quei (spero pochi) che non lo conoscono, è uno dei più noti scrittori giapponesi di anime e light/visual novels. I suoi lavori sono caratterizzati da toni cupi, temi nichilistici e numerosi colpi di scena spesso tragici, è infatti uno che non si fa problemi ad ammazzare senza riserve più di un personaggio, anche principale, nelle sue storie. Fra le sue opere più celebri ed importanti ci sono Psycho Pass (prima stagione), Fate/Zero e quello che molti considerano il suo capolavoro ed emblema del suo stile, Puella Magi Madoka Magica. Per quanto la sua carriera non sia esente da qualche fiasco è senza dubbio un autore di alto livello, versatile ed abile a scrivere storie e personaggi memorabili, e che con Thunderbolt Fantasy sta vivendo una sorta di "seconda giovinezza" (a breve capirete perché).
Vorrei parlarvi subito di tutte le ragioni che rendono questa serie un'assoluta figata, ma ahimè le classiche informazioni di rito sono in questo caso più che mai necessarie. Thunderbolt Fantasy nasce nel 2016 come collaborazione fra le aziende giapponesi Nitroplus e Good Smile Company e la taiwanese Pili International Multimedia, specializzata nella produzione di opere animate con marionette tradizionali (vi basti pensare che il suo show di punta va avanti ininterrotto in patria dal 1985). Come se questo bizzarro e memorabile incontro non bastasse, il creatore e sceneggiatore della serie è un nome molto noto nel fandom anime, Gen Urobuchi, e dulcis in fundo il compositore della colonna sonora è Hiroyuki Sawano, fra i più rinomati del settore e che tutti conoscono per l'OST dell'anime de L'Attacco dei Giganti. Attualmente Thunderbolt Fantasy consta di una serie televisiva con due stagioni di 13 episodi ciascuna (con una terza annunciata), un film, due manga e una light novel, ed è sui primi due che mi focalizzerò in questa recensione. A quanto mi risulta, nessuna di queste opere è licenziata per il nostro mercato o disponibile con sottotitoli in italiano. Se masticate almeno l'inglese, potete trovare le due stagioni della serie TV ed il film sul sito di streaming Crunchyroll sottotitolati in tale lingua.
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Gen Urobuchi (a sinistra), sembra che si stia divertendo ahahah. |
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I due protagonisti indiscussi di questa serie. |
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Non ci sono parole per descrivere questa meraviglia! |
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Da qui non si capisce bene, ma ci sono anche strumenti musicali parlanti. |
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Poster della seconda stagione. |
Arrivati alla fine di questo ennesimo lungo post (contrariamente ai miei propositi di quello precedente ^_^ ) non posso che ringraziarvi ed esortarvi a dare una possibilità a quest'opera che è fra le più rivoluzionarie a mio parere del panorama anime giapponese recente, soprattutto se siete fra quelli che criticano la poca varietà delle produzioni mainstream. Gli ostacoli come avete capito sono tanti e per molti potenzialmente insormontabili: le marionette, l'assenza di una traduzione in italiano,... Ma mai come in questo caso la ricompensa vale il sacrificio. Dal canto mio, l'hype per la terza stagione è a mille già adesso!
Voto alla prima stagione: 10/10
Voto alla seconda stagione: 9,5/10
Voto al film: 6/10
Concludo il post lasciandovi il link a ben 5 video di making of del film Seishi Ikken pubblicati un anno fa sul canale YouTube della Good Smile Company. Se siete interessati a vedere come viene realizzato questo show, e presumo che arrivati in fondo a questo post la probabilità sia molto elevata, fanno proprio al caso vostro 😃 Purtroppo sono solo in giapponese (ed è meglio lasciar perdere i sottotitoli con la traduzione automatica XD ) ma per avere un'idea delle tecniche utilizzate la parte video è più che sufficiente.