domenica 20 gennaio 2019

[Perché non se lo fila nessuno?] Thunderbolt Fantasy

Il mio poster preferito della prima stagione.
Anche se oramai abbiamo abbondantemente superato la metà di gennaio... Buon 2019 lettori e passeggeri della nave del vostro Ammiraglio! Dodici mesi fa proprio in questi giorni il blog esordiva con la recensione di Devilman Crybaby, ed anche questa nuova annata si merita una partenza col botto. Vi parlerò infatti di una delle opere di animazione giapponese più particolari, fuori dai canoni e innovative degli ultimi anni, una serie di estrema nicchia anche fra gli appassionati, che è diventata in breve tempo una delle mie preferite di sempre e che si candida senza se e senza ma fra le migliori del decennio. Il suo nome è semplice, potente ed immediato: Thunderbolt Fantasy. E visto che sicuramente avete già dato un'occhiata alle immagini/gif/video presenti in questa pagina, meglio rivelarlo subito: è animata con le marionette!

Vorrei parlarvi subito di tutte le ragioni che rendono questa serie un'assoluta figata, ma ahimè le classiche informazioni di rito sono in questo caso più che mai necessarie. Thunderbolt Fantasy nasce nel 2016 come collaborazione fra le aziende giapponesi Nitroplus e Good Smile Company e la taiwanese Pili International Multimedia, specializzata nella produzione di opere animate con marionette tradizionali (vi basti pensare che il suo show di punta va avanti ininterrotto in patria dal 1985). Come se questo bizzarro e memorabile incontro non bastasse, il creatore e sceneggiatore della serie è un nome molto noto nel fandom anime, Gen Urobuchi, e dulcis in fundo il compositore della colonna sonora è Hiroyuki Sawano, fra i più rinomati del settore e che tutti conoscono per l'OST dell'anime de L'Attacco dei Giganti. Attualmente Thunderbolt Fantasy consta di  una serie televisiva con due stagioni di 13 episodi ciascuna (con una terza annunciata), un film, due manga e una light novel, ed è sui primi due che mi focalizzerò in questa recensione. A quanto mi risulta, nessuna di queste opere è licenziata per il nostro mercato o disponibile con sottotitoli in italiano. Se masticate almeno l'inglese, potete trovare le due stagioni della serie TV ed il film sul sito di streaming Crunchyroll sottotitolati in tale lingua.

Gen Urobuchi (a sinistra), sembra che si stia divertendo ahahah.
Chi è Gen Urobuchi? Per quei (spero pochi) che non lo conoscono, è uno dei più noti scrittori giapponesi di anime e light/visual novels. I suoi lavori sono caratterizzati da toni cupi, temi nichilistici e numerosi colpi di scena spesso tragici, è infatti uno che non si fa problemi ad ammazzare senza riserve più di un personaggio, anche principale, nelle sue storie. Fra le sue opere più celebri ed importanti ci sono Psycho Pass (prima stagione), Fate/Zero e quello che molti considerano il suo capolavoro ed emblema del suo stile, Puella Magi Madoka Magica. Per quanto la sua carriera non sia esente da qualche fiasco è senza dubbio un autore di alto livello, versatile ed abile a scrivere storie e personaggi memorabili, e che con Thunderbolt Fantasy sta vivendo una sorta di "seconda giovinezza" (a breve capirete perché).

I due protagonisti indiscussi di questa serie.
La trama di questa serie è talmente semplice e lineare che è quasi superfluo menzionarla, in quanto puro e semplice pretesto per mettere in scena gli spettacolari combattimenti e le interazioni fra i vari personaggi. Ambientata in un setting fantasy dai tratti orientaleggianti, la prima stagione di Thunderbolt Fantasy ci racconta dei due guardiani di una potente spada e di un malvagio clan, comandato da un ancor più malvagio individuo, che cerca di impossessarsene. Il loro cammino si incrocerà con quello dei due assoluti protagonisti di questo show, uno spadaccino errante ed un misterioso ladro, che diventeranno i loro alleati nella lotta contro il villain di turno. Se vi state chiedendo come si chiamano questi personaggi sappiate che ho deciso di risparmiarvi per pietà il loro nome, ed il motivo è molto semplice: il nome ufficiale di tutti i personaggi è in cinese, e leggerli di seguito a breve distanza l'uno dall'altro diventa a tutti gli effetti uno scioglilingua impronunciabile ^_^ Per non parlare del fatto che tuttora me ne ricordo solo tre o quattro (e dire che il cinese l'ho pure studiato qualche anno fa...).

Non ci sono parole per descrivere questa meraviglia!
Cosa rende così speciale questa serie? Direi senza alcun dubbio la tecnica d'animazione con cui è realizzata, e già qui sorge un interrogativo importante che voglio chiarire subito. Può Thunderbolt Fantasy essere considerato a tutti gli effetti un anime? Dopotutto è realizzato con le marionette, e per giunta da uno studio di produzione taiwanese. La mia risposta a questa domanda è, senza alcuna esitazione: SI! Se c'è una cosa che, da quando seguo questo mondo con più costanza e attenzione, ho sempre contestato alla definizione di "anime giapponese" è la sua mancanza di elasticità, perché viene (a mio parere impropriamente) utilizzata solo per le opere animate da disegni bidimensionali in movimento, quando in realtà il termine ha avuto origine come la contrazione del più generico animēshon (traslitterazione giapponese della parola inglese animation) e dunque abbraccia qualsiasi tipo di opera animata. Poiché altri tipi di animazione come quella in computer grafica 3D sono stati sdoganati da anni nel settore, ritengo giusto che anche Thunderbolt Fantasy (assieme ad altre future opere simili) rientri a pieno titolo nella categoria.

Da qui non si capisce bene, ma ci sono anche strumenti musicali parlanti.
Questo per quanto riguarda la tecnica. Ma anche per quanto riguarda la sostanza questa serie è al 100% pura animazione giapponese, e ciò lo si deve alla mente geniale del suo mattatore indiscusso, il già citato Gen Urobuchi. Che qui, libero dai vincoli e dalle restrizioni che caratterizzano molte recenti produzioni del panorama anime, ha avuto la possibilità di sbizzarrirsi a suo piacimento e grazie a questo è riuscito a tirare fuori dal cilindro un'opera eccezionale, un vero e proprio omaggio al wuxia (genere letterario cinese incentrato sulle arti marziali) caratterizzato da una storia fresca, divertente e appassionante, personaggi memorabili ed un comparto tecnico (fra animazioni, doppiaggio e musiche) straordinario. Mi rendo perfettamente conto che la presenza delle marionette potrebbe costituire un ostacolo per molti di voi, vuoi per il non essersi mai approcciati ad opere simili, vuoi per lo scetticismo o vuoi semplicemente per il considerarle creepy (ipotesi più probabile 😂), ma vi garantisco che un tentativo bisogna farlo perché questa tecnica d'animazione rende a meraviglia, soprattutto nelle numerosissime scene d'azione che, abbinate alle gasanti musiche di Sawano e ad un utilizzo molto saggio e moderato di effetti in CG, sono a dir poco spettacolari. I personaggi poi sono il secondo asso nella manica di questa serie, non hanno chissà quale spessore ma sono carismatici, sopra le righe e caratterizzati da alcuni dei dialoghi più sboroni che mi sia capitato di vedere in un anime giapponese. Immaginatevi come se ogni personaggio nel 90% dei casi pronunciasse le sue battute come se fosse sul punto di lanciarsi verso un ultimo, fatale combattimento: ecco, è il modo migliore che ho per descrivervi questa caratteristica. Un ultimo appunto: le animazioni dei corpi e lo splendido lavoro del magnifico cast di doppiatori (nella prima stagione abbiamo il top dei seiyuu attualmente in circolazione) compensano alla perfezione la staticità fisiologica delle espressioni facciali dei personaggi, che dunque risultano espressivi al pari di un equivalente animato con tecniche 2D o 3D.


Poster della seconda stagione.
Tutto questo rende la prima stagione televisiva di Thunderbolt Fantasy una delle opere audiovisive che, per i miei gusti ed il mio metro di giudizio, più si è avvicinata alla perfezione negli ultimi anni, tanto da meritarsi (lo so che siete già andati a sbirciare 😉) il massimo dei voti. Anche la seconda stagione conferma tutti i pregi e si mantiene su livelli altissimi, ma è inferiore alla prima per alcuni motivi: la mancanza dell'effetto novità, il cast ridotto di personaggi ed il nuovo villain che non mi ha convinto appieno. Abbiamo infine il film, che è senza dubbio l'opera peggiore di questo trio per una semplice ragione. Più che un film si tratta infatti di due mediometraggi consecutivi (di circa 30-40 minuti l'uno) che non hanno alcuna relazione fra loro. Il primo è un prequel della prima stagione, mentre il secondo si colloca fra le due serie televisive e costituisce una sorta di recap, narrato con un pretesto abbastanza originale, della prima. Nessuna delle due parti riesce a spiccare, ed insieme arrivano solo alla sufficienza.

Arrivati alla fine di questo ennesimo lungo post (contrariamente ai miei propositi di quello precedente ^_^ ) non posso che ringraziarvi ed esortarvi a dare una possibilità a quest'opera che è fra le più rivoluzionarie a mio parere del panorama anime giapponese recente, soprattutto se siete fra quelli che criticano la poca varietà delle produzioni mainstream. Gli ostacoli come avete capito sono tanti e per molti potenzialmente insormontabili: le marionette, l'assenza di una traduzione in italiano,... Ma mai come in questo caso la ricompensa vale il sacrificio. Dal canto mio, l'hype per la terza stagione è a mille già adesso!

Voto alla prima stagione: 10/10
Voto alla seconda stagione: 9,5/10
Voto al film: 6/10





Concludo il post lasciandovi il link a ben 5 video di making of del film Seishi Ikken pubblicati un anno fa sul canale YouTube della Good Smile Company. Se siete interessati a vedere come viene realizzato questo show, e presumo che arrivati in fondo a questo post la probabilità sia molto elevata, fanno proprio al caso vostro 😃 Purtroppo sono solo in giapponese (ed è meglio lasciar perdere i sottotitoli con la traduzione automatica XD ) ma per avere un'idea delle tecniche utilizzate la parte video è più che sufficiente.

7 commenti:

  1. Mi sa che adesso, dopo aver letto la tua recensione. ho un pretesto per recuperare questa particolare serie ^^.

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  2. Beh, direi che non ci sarei mai arrivata a indovinare il tema del post, visto che non avevo la minima idea dell'esistenza di una serie del genere.
    L'idea è simpatica e le marionette sono molto belle, però resto scettica su una cosa, ovvero l'espressività dei volti. Non so quanto potrebbe coincolgermi la storia o quanto potrei affezionarmi ai personaggi, se questi non cambiano mai espressione. Dal video mi pare che aggiungano qualche piccolo effetto per dare una parvenza di movimento, non saprei... �� o comunque personaggi con movimenti poco naturali o "snodabili" XD
    Insomma, sicuramente è un titolo particolare (anche se forse puo considerarsi una forma di stop motion...?), ma non so quanto funzionerebbe con me.

    E comunque...
    Propongo una stagione con i pupi siciliani :P chissà che non riescano a farmeli piacere ahah

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    1. P.s.: i due "??" erano faccine pensierose x'D ho scritto il commento dal cellulare xD

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    2. Per il discorso espressività dei volti comprendo il tuo scetticismo ed infatti ho deciso di modificare il post per parlarne brevemente ;-) La mancanza di espressioni facciali (o meglio la loro staticità) delle marionette è compensata dalle animazioni del resto del corpo, con movenze che si adattano al tono e al loro stato d'animo in quel momento, e dallo splendido lavoro dei doppiatori, che qui più che mai hanno dovuto dare il meglio di se (ed infatti non sono stati scelti proprio degli esordienti). Magari quando ci incontriamo ti faccio vedere qualche breve estratto così comprendi meglio quello di cui parlo :-)

      No non si tratta di stop motion, se dai un'occhiata ai video making of puoi vedere che le marionette vengono mosse dagli animatori in tempo reale, mentre la telecamera sta riprendendo.

      Grazie come sempre per l'interesse ed il commento! ^_^

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    3. Ah capisco!
      Perchè no! Quando vuoi :)

      Grazie a te per avermi fatto scoprire questa chicca! ^^

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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