lunedì 26 febbraio 2018

[Elementare, Hosen-san] Hot Detective Tsubaki

E siamo arrivati a quota tre! (la flash review precedente non rientra nel conteggio ^^ )

Di che cosa vi parlo oggi? Di un manga, scoperto per puro caso un anno fa e di estrema nicchia anche fra gli stessi appassionati, che ho deciso di recuperare in blocco sulla fiducia... e ho fatto bene! Hot Detective Tsubaki, in originale 当て屋の椿 (Ateya no Tsubaki, lett. "Tsubaki la venditrice di speranze"), è un manga scritto e disegnato da Kanji Kawashita a partire dal 2008 e tuttora in corso di serializzazione sulla rivista Young Animal di Hakusensha (la stessa di Berserk, ndr). Al momento in cui scrivo è arrivato a 15 volumi, di cui 14 sono stati pubblicati in Italia dall'editore Planet Manga, e di questi ne ho letti 7. Mi sarebbe piaciuto scrivere questo post dopo averli recuperati tutti ma ahimè il tempo a mia disposizione oramai è pochissimo e non sono riuscito a mettermi in pari, otto volumi sono comunque un numero più che sufficiente per scrivere un parere approfondito su questa serie augurandomi che non abbia un tracollo nei rimanenti (vediamo se me la sono gufata...).

Hot Detective Tsubaki è un gran bel manga, sicuramente tra le serie in corso più riuscite ed appassionanti che sto seguendo, ma non è per tutti, come capirete andando avanti. E' più di un semplice investigativo e soprattutto molto più di un banale erotico in salsa storica, come molti di voi potrebbero sintetizzare dopo aver visto qualche immagine su Google o dopo una veloce sfogliata ai volumi italiani. E' invece un vero e proprio omaggio dell'autore al periodo storico in cui la serie è ambientata (l'epoca Edo, XVII-XIX secolo d.C.), ai suoi usi e costumi, alle sue correnti artistiche come ukiyo-e e shunga, e soprattutto un'analisi lucida e spietata delle più oscure e irrefrenabili pulsioni dell'animo dei suoi abitanti.

L'omaggio all'arte dell'epoca lo si evince subito dalla trama, o meglio da uno dei due protagonisti, il pittore Hosen. Un giovane uomo dal temperamento pessimista e un po' depresso che vorrebbe diventare un pittore di successo (sulla scia di illustri esponenti come Hokusai, Utamaro, etc.) e che invece si ritrova a produrre e vendere dipinti shunga, nome con cui si designa la pittura erotica giapponese, a clienti più o meno facoltosi, venendo addirittura ritenuto un maestro in questa arte e guadagnandosi una discreta fama. "State cercando un pittore? Qui non ce ne sono, ma se volete un pornografo, eccolo lì" è una frase esclamata da uno dei vicini di casa di Hosen ad un certo punto nel manga. La cosa veramente singolare è che Hosen pur non essendo omosessuale (anche se questo non viene mai confermato esplicitamente) le donne le detesta, o meglio non si trova per nulla a suo agio con loro e non gli interessano: le guarda sempre con diffidenza e sospetto ed il suo pene non gli si... (ok avete capito) quando la sua testa affonda nel morbido e prosperoso seno di una bella ragazza. Ma forse è proprio questo che rende i suoi dipinti erotici così affascinanti, esemplari le parole di un personaggio nel secondo volume: "Le donne disegnate da Hosen sono tutte affamate. Dimostrano il loro desiderio carnale con tutto il corpo, sia con le dita, che con la bocca, che con lo sguardo. Mettono i brividi. Mi sa che Hosen vede le donne come dei demoni."


Il nostro "eroe" si ritrova suo malgrado sempre trascinato, più o meno inconsapevolmente, nelle rocambolesche vicende della procace, avvenente e soprattutto brillante (qualità scomoda per le donne dell'epoca) vicina di casa Tsubaki, colei che dà il titolo al manga. La sua professione è quella di investigatrice privata specializzata nel recupero di oggetti scomparsi, ma anche persone, ed insieme a Hosen sarà la protagonista, come novelli Sherlock e Watson (il primo a sesso invertito), di numerose investigazioni su eventi più o meno misteriosi, spesso caratterizzati da omicidi e che non sempre hanno un lieto fine.

L'autore imbastisce storie dalla struttura episodica molto appassionanti (che spesso occupano anche più di un volume, almeno fino a dove sono arrivato), mai banali o ripetitive, che vanno ad esplorare le usanze della società dell'epoca (spesso mettendole in luce negativa) e che in molti casi si basano su miti e leggende popolari della tradizione folkloristica giapponese: religione, dei, credenze, superstizioni, rituali... ce n'è per tutti i gusti! Kanji Kawashita dimostra una conoscenza a dir poco enciclopedica di questi argomenti, con un lavoro di documentazione assolutamente encomiabile, e rende la protagonista Tsubaki il suo alter ego trasmettendole tutta la sua sapienza in materia: laddove le spiegazioni razionali falliscono, ecco che i racconti di miti e leggende possono fornire la giusta chiave di interpretazione per poter risolvere gli intricati misteri.

Questo mi permette di arrivare ad un avviso abbastanza importante nei confronti di coloro che vogliono approcciarsi a questo manga: non bisogna leggere Hot Detective Tsubaki pretendendo il realismo assoluto. Le vicende in cui si ritroveranno coinvolti Tsubaki, Hosen e tutta una serie di personaggi ricorrenti o meno (caratterizzati in maniera ottima già con poche vignette) partono sì da basi credibili e terminano chiudendo il cerchio e dando una spiegazione logica e sensata a tutto quello che è successo, ma sono quasi tutte sviluppate mettendo in atto eventi che sembrano inspiegabili per non dire fantasy o sovrannaturali. Questo perché, come viene fatto notare in maniera impeccabile nelle prefazioni del curatore italiano della serie (Marco Cecini), all'autore interessa rappresentare simbolicamente, attraverso l'analogia e il richiamo ai personaggi immaginari della tradizione folkloristica, i peccati e i difetti (per non dire i crimini) dei personaggi reali. Inoltre sono presenti alcuni espedienti poco realistici, per esempio una ragazza che si vede già nei primi capitoli del manga (e che appare più volte) ha capacità divinatorie, e le sue predizioni, che si avverano sempre, sono il motore che dà l'avvio a molte storie o ne permette il prosieguo. In definitiva, questo aspetto potrebbe non piacere a tutti e a chi soprattutto desidera dal genere investigativo il realismo più totale, intrinsecamente fondato sulla razionalità, e lo capisco. Ma a mio parere approcciarsi al manga in questo modo gli fa perdere uno dei suoi aspetti più affascinanti e riusciti, e più volte ho potuto constatatare come il ricorrere a queste metafore sia un punto di forza dell'opera piuttosto che una sua debolezza.

Dal punto di vista grafico questa serie è semplicemente fenomenale. I disegni sono magnifici: il tratto di Kawashita è pulito, deciso, graffiante, con contorni netti ed inchiostrato divinamente, e soprattutto con vignette che strabordano di sfondi, dettagli e molto altro, che non sono mai vuote, come se l'autore soffrisse di horror vacui. Da questo punto di vista mi ricorda molto Kazuhiro Fujita e questo non può che essere un grande complimento. Inoltre Kawashita riesce a spaziare abilmente e con grande maestria fra le rappresentazioni di molteplici soggetti. Uomini rozzi e muscolosi, elementi di stampo fantasy/demoniaco o addirittura body horror, con sangue, squartamenti e corpi in putrefazione (non è un manga per deboli di stomaco ^^'), ma soprattutto loro: le donne! Bellissime, sinuose, eleganti, dalle tet... ehm, doti ben evidenti (tutte così, tranne vecchie e bambine) e soprattutto dal carattere fragile all'apparenza ma in realtà forte e deciso. Insomma, una rappresentazione in linea con la visione che Hosen stesso ha di loro. Il fanservice è presente in abbondanza, come potete già notare dalle poche immagini in questo post, e questo fa la felicità di noi maschietti, ma tranquillizzo i lettori più bacchettoni o preoccupati precisando che questo aspetto non è mai esasperato e anzi è funzionale alla narrazione, ed è a tutti gli effetti una componente imprescindibile dell'opera.

Per quanto mi riguarda Hot Detective Tsubaki ha pochissimi difetti. Due di questi sono più che altro miei capricci e sono legati alla caratterizzazione della stessa Tsubaki: 1) mi piacerebbe vedere prima o poi una sorta di suo nemico giurato, di sua nemesi come lo è Moriarty per Sherlock Holmes; 2) è quasi sempre mostrata come infallibile, graffiante, sprezzante del pericolo e capace di capire in poco tempo tutto quello che è successo sulla base di pochissimi elementi a sua disposizione, e qui il modello che mi è venuto subito in mente è il celebre Hercule Poirot di Agatha Christie. Se la cosa funziona benissimo nei primi volumi, non nascondo che andando avanti è diventata un po' ripetitiva, mi piacerebbe vedere quindi prima o poi una Tsubaki più fragile e in difficoltà nelle situazioni estreme. E chissà che non sia già stato accontentato nelle storie dei restanti volumi.

Alla luce di questo, e del fatto che si tratta di una serie in corso che devo ancora recuperare per intero, assegno a Hot Detective Tsubaki un voto ottimo ma non eccellente, con la speranza più che concreta di poterlo alzare una volta essermi messo in pari con i volumi. E' un manga che straconsiglio agli amanti del genere investigativo, storico e perché no, anche erotico o horror (che però non sono le componenti principali), e soprattutto un acquisto imprescindibile per chi come me è un vero appassionato della cultura e dell'arte giapponese. Ma come dicevo, non è per tutti.

Voto: 8/10


D'ora in avanti il mio piano mensile (ah perché, questo blog ne ha mai avuto uno?) è pubblicare un post più lungo e approfondito come questo verso la fine del mese, e almeno uno flash entro metà. Il prossimo commento approfondito sarà su questo piccolo gioiellino:





6 commenti:

  1. Questo titolo mi interessa da sempre fin dalla sua uscita ma non l'ho mai seguito per via dei disegni non di mio particolare gusto insieme al genere ecchi. Tuttavia trama e scene horror (come l'ultima che hai mostrato) mi garbano. Sicuramente la tua ottima recensione mi ha incuriosito ancora di più su questo manga ma continuerò comunque a non recuperarlo lol

    Come dopo la pioggia alla fine *_*

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  2. Ahahah non puoi scrivere che sei incuriosito e poi concludere in quel modo! XD

    Grazie mille per i complimenti ^_^ Guarda riguardo ai disegni ti assicuro che di ecchi non hanno nulla, qui si tratta di un erotico e dunque le grazie delle donne sono usate in maniera intelligente e funzionale, non come puro fanservice come accade nelle produzioni ecchi mainstream.

    La rece di Come dopo la pioggia sarà pronta a fine mese ad anime terminato! :-D

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  3. Ciao Areshio,
    come ti dicevo mio fratello lo segue questo manga (tra l'altro è anche serializzato nella stessa rivista del mio amato "Un marzo da leoni" <3 ).
    Non credo che faccia al caso mio, anche perchè è ancora in corso. I manga episodici o che prendono piu' volumi per una storia fanno al caso mio solo quando sono già conclusi, ti avevo già fatto l'esempio della Farfalla Assassina.

    Mi hai fatta morire quando hai descritto Hosen ahahah XD
    Come al solito, un 'ottima recensione! Scrivi davvero bene *_*
    Ovviamente non vedo l'ora di leggere quella di "Come dopo la pioggia"<3

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    1. Grazie mille come sempre!!! ^_^

      Eh si Hosen è veramente un personaggio riuscitissimo, è lui il vero protagonista di questa serie in quanto è quello più sfaccettato e tutti gli eventi sono narrati dal suo punto di vista. Tra l'altro se un fumetto arriva a farmi citare pari pari delle frasi prese da esso significa che con me ha davvero colpito nel segno.

      Nella recensione non ho fatto notare con la giusta enfasi che l'accoppiata fra lui e Tsubaki colpisce nel segno per via delle caratterizzazioni agli antipodi: lui pessimista e che disprezza le donne, lei brillante, vivace e indipendente dagli uomini. Un'ottima prova da parte dell'autore!

      La Farfalla Assassina aspetto solo che Goen si decida a finirlo prima di recuperarlo -_- Ora che me lo fai notare le somiglianze fra i due titoli mi sembrano abbastanza evidenti, al netto della mia ignoranza su questa serie, quindi una volta che si sarà conclusa potresti provare a darle una chance :-)

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  4. Ammetto di aver ignorato totalmente questo titolo pur conoscendolo perche pensavo che fosse molto meno storico e più erotico/fanservice anche abbastanza lunga, quindi non proprio il mio genere. La componente storica e sovrannaturale mi incuriosisce! Come tipo di rapporto razionalita/fantasy mi fa pensare ad Adekan (che potrebbe essere forse affine a Tsubaki per componente investigativa e fanservice), solo che Adekan è molto più fantasy anche a livello di ambientazione.
    Adekan (ovviamente come tutte le serie che comincio...) è bloccato da secoli in Italia...>_>"

    Molto curiosa per Come dopo la pioggia! Anche a me piacerebbe parlarne sul blog prima o poi, ma come ti dicevo ho troppe idee arretrate di post e troppo poco tempo ;_;

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    1. Meno male che hai fatto notare che Adekan è bloccato così non lo inserisco in lista recuperi XD

      La mancanza di tempo è un bel problema, io oramai riesco a dedicarmi alle mie passioni come si deve solo durante il weekend.

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